Come ti chiudo lo Stelvio ( 2002 )

Come chiudere la stagione motociclistica in alta quota ? Andando allo Stelvio con gli XT l’ultima domenica di apertura naturalmente, e perdipiu’
con previsioni metereologiche a dir poco pessime tanto per gradire !!!!
Diciamo che questa non doveva essere la vera meta del week-end, dovevamo dirigerci sulle dolomiti e dormire in tenda, ma per forza di cose lo Stelvio si e’ dimostrato essere la tappa che ha segnato il giro di boa del nostro tour. ( cose che succedono ai motociclisti che amano allungare per ammirare tutto cio’ che la strada puo’ offrire ).
Ma cominciamo col racconto che per me e per chi l’ha vissuta con me rimarra’
nei cuori quasi come l’emozione di essere andati a NordKapp con le stesse moto.

Giorno 1 ( Sabato 02/11/2002 )
Partenza alle 09:00 davanti al palavobis, decidiamo di fare il pieno e un bella colazione alla prima stazione di servizio; Allora via si parte prima, seconda, terza, tangenziale e ….. Fermi !!!! , inquanto la moto di Bruno ha sete di benzina e la botte del suo serbatoio non gli ne puo’ offrire piu’
se non a singhiozzo ….. rimaniamo quindi a piedi neanche dopo 2 Km di tangenizale a Milano … cominciamo bene !!! ma come tocco scaramantico ci ricordiamo di un altro episodio simile sul San Bernardino e ci rinquoriamo
:-) … sta di fatto che arriviamo all’area di servizio un po’ a spinta un po’ in discesa un po’ a motore.
Facciamo colazione, conosciamo casualmente ( Forse !!! ) una persona che ci vuole vendere dei pezzi di un xt dell’86 ( avra’ visto prima le condizioni delle nostre moto ???? ) pero’ non si sa mai ci teniamo il numero di telefono e partiamo in direzione Lecco/Valtellina.
Arrivati alla deviazione Valtellina/Chiavenna dopo la statalona piena di tunnel che penso tutti ben conosciamo, decidiamo di allungare anziche’ fare quella che ritengo un po’ noiosa Valtellina , passando per
Chiavenna->Maloja->Bernina->Livigno->Bormio.
Passiamo il Maloja belli tranquilli, anche se comincia a pioviginare poco dopo , ma poco importa ci compriamo e ripartiamo verso il Bernina, un bellissimo passo di oltre 2200, con strade belle larghe e aperte tutto l’anno.
A due , tre kilometri dal passo Bernina la prima bella sorpresa metereologica …. nuvole bassissime e comincia a nevicare, mi si ghiaccia la visiera, e sono costretto ad usare i guanti come tergicristalli e a continuare ad alzare ed abbassare la visiera per evitare l’appannamento ; l’andatura e’ bassissima, ma la sensazione che provo e’ tale da farmi trovare bella anche la neve che mi punge le guance e mi entra negli occhi !!!!
Arriviamo al passo che ci aveva gia’ visti a Maggio in tutta altra atmosfera, con un altra moto il CBR e tra l’altro uno dei primi gran bei giri della stagione ….. qui ci facciamo le foto di rito , che come non mai avranno un significato particolare, ma ecco che arriva una macchina, accosta , cala il finestrino e ci sentiamo dire dall’autista, mentre la ragazza che gli sta vicino imprecava per la neve che entrava in macchina “Raga !!! Da motociclista … Siete Mitici !!!” .
Rimontiamo in sella e prendiamo la deviazione per Livigno a qualche kilometro dal passo Bernina, qui la strada e’ stretta tra le rocce delle montagne ed inoltre non smette di nevicare, arrivati al passo Forcola di Livigno dove c’e’ la dogana dobbiamo spazzare la neve dal cartello per permetterci di fare le foto e i doganieri ci guardano allibiti.
Passiamo veloci Livigno, seguiamo in direzione Bormio , passiamo la dogana dove c’e’ una fila di auto paurosa , la GF ci lascia passare forse perche’
commossa senza nessun controllo, e mentre le strade si sporcano di neve noi cominciamo piu’ che altro a sentire la fame che bussa !!!!
Ci fermiamo a mangiare a Bormio, abbiamo lasciato in alto la neve e in cambio ci prendiamo la solita pioggerellina “Pazienza” , mangiamo velocemente e alla 14 e 30 circa partiamo per lo Stelvio, saliamo belli tranquilli , ricomincia a nevicare a 5/6 Kiolometri dal passo, ma e’ una neve leggera, non come quella della Forcola di Livigno, ma complice l’altezza, e la pendenza dei tornanti, le ultime centinaia di metri che ci separano dal valico, le faccio con la gomma posteriore che slitta.
Sono le 16:30 circa, ci accorgiamo che e’ tardi per salire sullo Stelvio in moto mentre nevica e per di piu’ a novembre , ma ormai ci siamo, comincia a nevicare abbondantemente e tempo di fare due foto che la starda e’ coperta da uno strato di ghiaccio …. tento la discesa verso Bolzano , ma al primo tocco di freni la moto si trasforma in uno slittino, ondeggio un po’ alla ricerca di qualcosa che mi possa fermare mentr ho le ruote bloccate e la mia salvezza si concretizza a bordostrada su un cumolo di neve dove lascio cadere la moto per riuscire a fermarmi ….. Tutt’intorno si riempie di sciatori che non credono ai loro occhi vedendo due pazzi che sono saliti sullo Stelvio nel suo provabile ultimo giorno di apertura.
Tentiamo la discesa dal lato opposto ma stessi risultati , al momento e’
impossibile scendere, siamo bloccati a quasi 2800 mt e dopo aver parlato con un signore dell’ anas che ci consiglia di riprovare la mattina dopo alle 07.00 quando passeranno con spalaneve e sale ci dirigiamo verso un albergo.
Siamo fortunati e’ l’ultima notte della stagione, e c’e’ una stanza libera, non ci resta che ammirare il panorama, la strada che si gela e sperare nella cena.
Aspettando la cena attiriamo l’attenzione di tutti i clienti dell’albergo e tra questi conosciamo un ragazzo che ci racconta la sua avventura in moto in Libia l’anno prima, mi accorgo ancor di piu’ di quanto sia bello essere motociclista, riesci sempre a trovare qualcuno che ha un’esperienza magnifica da raccontarti ….. ( non devo aggiungere che mentre questo ragazzo ci raccontava del suo viaggio mi brillavano gli occhi pensando “mentre fuori nevicava” alla mia moto tra le dune nel deserto …. ) Ceniamo e andiamo a dormire, l’ultmio pensiero della giornata va’
sicuramente alla speranza di non dover chiamare l’indomani mattina qualcuno da Bormio che ci venga a riprendere con un carroattrezzi … che smacco sarebbe !!!!

Giorno 2 ( Domenica 03/11/2002 )
Ci svegliamo alle 07:00 e balziamo subito alla fiestra per vedere lo stato della strada … Nevica e il tratto di strada visibile dalla nostra camera e’ ghiacciata …. Speriamo che al tatto si dimostri diversa ma non ci crediamo … sensazione subito confermata dalla prova scivolone con i piedi …. Ci guardiamo in faccia e cominciamo a pensare alla cifra da spendere per farci venire a riprendere …. ma sentiamo un rumore si!!!. si !!! e’ lo spalaneve che sale dal versante di Bolzano, ci crediamo solo a sentire il rumore, quando lo spalaneve riparte lascia dietro di se la strada bagnata il sale che scioglie il ghiaccio e un filo di speranza … mentre da lato di Bormio solo ghiaccio e neve lasciano presagire solo grandi cadute !!!!
Ci proviamo e piedi a terra e marcia in folle affrontiamo gli oltre 45 tornanti dello Stelvio, a vista sono solo i primi 10 quelli rischiosi gli altri si vede chiaramente che sono solo bagnati, ma chi di voi c’e’ stato sa bene quale sia la pendenza dello Stelvio da quel versante !!!
A passo d’uomo e con lo spalaneve a far da battistrada, arriviamo a quota 2200 mt circa dove non c’e’ piu’ alcun pericolo di ghiaccio .. ci abbiamo messo circa un ora e mezza, ma ce l’abbiamo fatta !!!!!
Arrivati a valle dopo esserci veramente goduti la strada che ci separava da Trafoi ( oltre 20 tornanti ) , ci dirigiamo verso Merano e poi Bolzano dove decidiamo di pranzare e pianifichiamo di non tornare subito a casa prendendo la monotona sardostrada , ma possiamo piuttosto deviare per il passo del Tonale quasi all’altezza di Trento e di certo non ci lasciamo scappare questa possibilita’.
Transitiamo quindi per la Val di Non , avvolti da un panorama veramente bellissimo e percorrendo una strada scorrevole e senza traffico, inoltre il cielo si e’ aperto e non piove neanche, raggiungiamo il passo del Tonale alle 15 e 30 circa e la temperatura si fa fraddina, facendoci scappare verso l’Aprica e quindi Sondrio e Valtellina con rientro da Lecco. ( tengo a sottolineare i quasi 50Km di coda in valtellina, veramente odiosi )

Ok il giro sulle Dolomiti e’ saltato, ma e’ solo rinviato, non abbiamo dormito in tenda, ma in albergo, ci accontentiamo comunque alla grande delle emozioni lasciate da questi due giorni, e mi lascia qualcosa dentro sapere di aver chiuso la stagione motociclistica dello Stelvio.

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