La Tunisia

La Tunisia è un piccolo paese, ma le sue ridotte dimensioni non devono ingannare perchè ha molto da offrire, sia per quanto riguarda la sua gente, le sue tradizioni, la sua storia, che per quanto riguarda il territorio, le sue molteplici facce e innumerevoli colorazioni. Il territorio Tunisino non offre certo al viaggiatore Sahariano lo spettacolo di Erg infiniti, o la sensazione di trovarsi soli in spazi vastissimi come può accadere in Libia, o in Algeria, ma preparando bene da casa il proprio viaggio si possono individuare mete che nulla hanno da invidiare a quelle raggiungibili in quei paesi.
Nonostante sia un paese il cui territorio in buona parte rientra nei confini del Sahara Orientale, a Nord possiamo trovare un clima a noi familiare e un aspetto prevalentemente Mediterraneo.

Lungo la costa la vita mondana e la cultura Europea sono entrati di forza nelle abitudini della popolazione, mentre lontano dai luoghi turistici si può ancora assaporare il gusto e il piacere delle tradizioni Berbere.
I Tour Operator dei villaggi e degli alberghi costieri lavorano prevalentemente con i pacchetti di visite preconfezionate che offrono l’esperienza Sahariana per una o due notti. I luoghi maggiormente colpiti dal turismo “toccata e fuga” sono Matmata, Douz e Tozeur.
Le organizzazioni che invece offrono Tour off-road in motocicletta, generalmente fanno base a Douz e si occupano di offrire ai clienti dei giri a margherita per percorrere quanta più sabbia possibile.
Ma la Tunisia nonostante le sue ridotte dimensioni, offre la possibilità di ammirare innumerevoli sfaccettature delle bellezze del deserto e non solo la sua sabbia o i suoi cammelli da passeggiata.
Iniziamo da Tunisi, il centro commerciale ed economico del paese che offre al visitatore la magnificenza della sua Medina protetta dall’Unesco dal 1979. Al suo interno, di sicuro interesse troviamo la Jamaa Zaituna o Moschea dell’Ulivo uno dei centri religiosi più importanti del mondo arabo.

Più a sud, impossibile non passare a rinfrescarsi con l’acqua di una cascata che sputa acqua dal sottosuolo. Impossibile non pernottare presso una delle oasi di montagna, Mides, Chebika e Tamerza. Si tratta di piccole oasi che spuntano dal nulla in un territorio aspro e roccioso. Minuscoli e antichi agglomerati urbani tenuti in vita da una preziosa fonte d’acqua sotterranea.
All’estremo opposto, troviamo il Dhar, le montagne che separano le sabbie dal mare. La regione di Tataouine, è detta anche la porta del Sahara. Tataouine è il punto di partenza per chi vuole avventurarsi nei magnifici paesaggi desertici del sud della Tunisia, in luoghi di grande fascino, dove paesaggi aridi e rocciosi, si alternano in mille sfumature, dove villaggi berberi si rivelano improvvisamente con il loro fascino carico di storia e di poesia.
A nord di questa regione, prima della fine della catena montuosa del Dahr, ecco spuntare Matmata. Quando, dopo tanto deserto, si arriva in questo strano villaggio, non si può avere alcun dubbio di essere giunti in un posto a tratti surreale, infatti, Matmata venne scelta come scenografia per i paesaggi Lunari di Guerre Stellari.

Poi c’è la regione dei laghi salati, tra cui il Chott El Jerid, quello più esteso. La sua superficie è composta da un agglomerato di cristalli di sale poggianti su un fondo sabbioso ed argilloso. In questa regione le precipitazioni superano raramente i 100 mm annui e la temperatura raggiunge spesso i 50° C, cosicché in estate il lago è completamente secco. Alternativamente le scarse piogge della ne sciolgono la crosta facendo salire in superficie il sale, che l’intensa evaporazione fa cristallizzare rapidamente; poi, il vento ricopre i cristalli di sale di sabbia. In tal modo, la superficie cambia continuamente di colore.
Specialmente a sud della regione dei Chott, si può attraversare una zona di dune dove gli amanti della guida tecnica possono trovare pane per i loro denti. La zona in questione è situata ad Est, a confine con l’Algeria, si tratta di un territorio scarsamente frequentato, infatti, non sono presenti piste che l’attraversino. La difficoltà di attraversamento di questo territorio è data principalmente dalla conformazione fitta delle Dune, che seppur piccole, si presentano particolarmente insidiose. Non è una zona da neofiti.


L’estrema punta del paese, oltre che dalle strade asfaltate dell’est può essere raggiunto utilizzando una pista chiamata Pipe Line. Questa, è oggi asfaltata fino all’oasi di Ksar Ghilane, dopodiché riprende la sua conformazione sterrata.
E’ da sottolineare il fatto che ultimamente, per addentrarsi nelle zone desertiche del paese è diventato obbligatorio, così come in Algeria e Libia, l’utilizzo di una guida ufficiale.
  

 
Girare la Chiave e partire! Viaggio alla scoperta della “meta” con un mezzo TOTALMENTE inadatto!
 
 

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