Dopo la tratta di trasferimento fino ad Airolo con colazione subito fuori Milano ( in ladrostrada fino a Como ) prima di affrontare il Nufenen ci fermiamo per un rifornimento, ( distributore self service che accetta anche euro, cosi’ per la prima volta non mi sono sentito imbrogliato dal cambio del gestore ) ci sgranchiamo le gambe e attrezziamo le giacche con le imbottiture.

Avevamo gia’ fatto questo giro a fine Maggio e mi ricordo ancora la neve sui bordi della starda sul Nufenen ( bellissimo !!!! ) e gia’ pregustavo gli stessi panorami innevati date le nevicate di due settimane fa.

Arriviamo sul passo dopo aver percorso la bellissima starda fatta all’inizio a grandi curve e controcurve per arrivare agli ultimi kilometri dove si deve affrontare qualche bel tornante.

Abbiamo trovato la strada vermante pulita e al contrario di quanto mi aspettavo non troviamo tanta neve in cima, solo qualche spruzzo qua e la e il laghetto con un filo di ghiaccio sul passo ci fa ricordare che fa freddino, tantoche’ data l’ora ( sono circa le 13:30 ) ci fermiamo a mangiare nel ristorantino ( lo so’ e’ iperturistico e caro , ma che ci volete fare la fame e’ fame !!!! ) Partiamo un po’ piu’ caldi e alleggeriti dal pasto ( in media 35 Franchi per un pollo con patatine e una porzione di Goulash ), e ci dirigiamo verso il Furka, pero’ prima di salire deviamo per il Grimsel , che affronteremo solo per arrivare al passo dato che su internet la sera prima davano il Susten chiuso per neve e quindi non lo possiamo aggirare.

La salita per il Grimsel da questo lato e’ veramente bellissima, una serie interminabile di curve ampie e strade pulite ( c’e’ solo un po’ d’aqua a causa della neve che qui e’ un po’ piu’ presente e che si sta sciogliendo a causa del sole ) , sul passo ci fermiamo a fare qualche foto ma qui ci colpisce un vento talmente freddo che ci fa scappare, pero’ bastano due curve in discesa per riportarci ad una situazione climatica decente.

Durante la salita per il Furka ci fermiamo a fare delle foto al treno a cremagliera che attraversa le montagne e che fa talmente tanto fumo che sembra provenire direttamente dal passato; arriviamo in vetta e non troviamo tanti motocciclisti come la scorsa volta, ci sono solo due sciatori che stanno mettendo a posto la loro attrezzatura e che interrompiamo per farci fare qualche foto.

A questo punto ci dirigiamo verso l’Oberalp un passo che ti porta in vetta senza troppi tornanti , tanto da farti trovare in cima senza neanche accorgertene e ti fa gustare un panorama veramente mozzafiato , prima di arrivare al passo , dove ci facciamo un bel caffe, attraversiamo un paese fatto di case in legno ( di cui non ricordo il nome ) veramente caratteristico.

L’ultimo passo della giornata e’ il Lucomagno, un passo abbastanza piatto e lungo che non sembra essere alto quasi 2.000 m, prima di arrivarci si passa attraverso una valle formata da un imponente diga dove si fanno delle bellissime foto.

Il Lucomagno sembra fatto apposta per finire un giro come questo, arrivi dopo aver percorso gia’ un po’ di kilometri , e quindi ti serve un po’ di relax e della strada tranquilla che ti permetta di ammirare in tranquillita’

il panorama , anche perche’ dopo si torna a casa (( e con questo passo che non sembra finire mai ti allunghi la permanenza sui monti )) In sostanza pensavo che potesse essere uno degli ultimi giri su montagne come queste, infatti l’avevamo nominato “saluto ai monti” ma credo che se il tempo regge ce ne sara’ ancora per un po’ !!!!!

Una volta a casa e parcheggiata la moto come al solito mi affligge un dilemma …. perche’ ad ogni giro terminato una volta tornato a casa anche se un po’ stanco vorrei subito ripartire ????