Preparazione Africa Twin per il viaggio in Marocco
Per affrontare il viaggio in Marocco con il minor numero di pensieri possibile ho deciso di effettuare un intervento di manutenzione molto minuzioso e approfondito. Ad oggi la mia moto segna 64.000 Km. Naturalmente non so quanti effettivamente ne abbia, dubito fortemente siano solo quelli che riporta il contachilometri.
Non avendo grandi disponibilità economiche ed essendo comunque un amante del fai date ho deciso di fare tutto da solo. Considero la manutenzione alla moto parte integrante della passione che mi lega alle due ruote e trovo molto utile conoscere come funziona il proprio mezzo e quindi avere ben chiari quali sono gli interventi a cui è stata sottoposta. Va anche detto che verificando di persona di cosa ha bisogno la nostra amata due ruote si possono sistemare diversi problemi a cui magari un semplice tagliando non avrebbe posto rimedio.
Veniamo al dunque. Trafilaggi olio. La mia moto da qualche tempo iniziava a soffrire di diversi trafilaggi. Prima di tutti dall’albero del motorino d’avviamento, poi dal perno del comando frizione che entra nel carter e naturalmente qualche trasudazione dal carter dell’alternatore e dalla coprivavlole posteriore.
GUARNIZIONI
In Africa l’Impasto olio-sabbia è qualcosa da evitare nella maniera più assoluta, quindi ho deciso di operare.
Sostituzione guarnizione del perno del motorino d’avviamento.
Sostituzione del paraolio del perno frizione.
Sostitituzione guarnizione carter frizione.
FRIZIONE
Non sapendo esattamente quanti chilometri ha la mia amata Africona ho optato per un controllo dello stato della frizione. I lavori che ho eseguito quindi sono stati la sostituzione del cuscinetto spingidisco e dei dischi frizione.
Smontaggio.
Sostituzione e verifica della tolleranza delle molle.
CATENA-CORONA-PIGNONE
Il Kit catena, corona, pignone che monto attualmente è un DID. L’ho montato circa 30.000 Km fa, in occasione del viaggio a Murmansk. In condizioni normali non avrei sostituito il trittico, la corona è ancora perfetta, e la catena ha preso un gioco di soli 5 mm rispetto a quando era nuova. L’unico pezzo realmente da sostituire sarebbe stato il pignone. Dovendo affrontare un viaggio impegnativo, dove la catena viene sottoposta a sforzi e usura non paragonabili al normale utilizzo ho deciso di cambiare. Monterò anche questa volta un Kit DID, così potrò recuperare un pezzo di catena dal vecchio KIT e portarmelo di scorta.
Il KIT DID, l’ho pagato 147 Euro. Una bella cifra, ma il prodotto è decisamente di qualità.
Smontaggio vecchio KIT
Ed ecco la catena nuova.
CAVI FRIZIONE E GAS
In viaggio porto sempre un KIT di ricambio, sia del cavo frizione che entrambe i cavi del GAS. Tuttavia per evitare rotture e prolungare la vita dei costosissimi cavi originali ho lubrificato con CRC6-66 Marine tutta la tiranteria. Lubrificando il cavo la scorrevolezza torna a livelli inimmaginabili. E’ un lavoro lungo, il cavo va preso dall’alto e il CRC va spruzzato lentamente e fatto penetrare. Il risultato merita la perdita di tempo.
Il CRC sul cavo del GAS.
VERIFICA MEMBANE CARBURATORE A DEPRESSIONE
Queste benedette membrane non le avevo mai controllate. Mi hanno sempre detto che si rompono dopo un tot di Km, e che conviene controllarle spesso. Questa volta l’ho fatto. Le membrane erano a posto, tuttavia nello smontare la cassa filtro mi sono accorto che questa presentava una sorta di rottura all’altezza della fascetta che regge il tubo che va ai carburatori. E’ un danno grave, perchè il carburatore aspirava aria direttamente senza aspirare dal filtro. Ho provveduto a sistemare il tutto utilizzando il Phon ad aria calda per ripiegare correttamente la plastica. Questo danno poteva essere anche la causa dei tanti scoppiettii che la moto produceva in rilascio del Gas.
SOSTITUZIONE GUARNIZIONE COPERCHIO VALVOLE POSTERIORE
Sempre per eliminare ogni possibile perdita d’olio ho sostituito la guarnizione del coperchio valvole posteriore. La guarnizione costa 16 Euro, è un anello di gomma con una sede che s’infila nel coperchio. Per montarla ho dovuto trafficare non poco. Avevo già rimontato tutte le sovrastrutture, quindi ho perso diverso tempo per rimettere a nudo il motore. Una volta che ho avuto il carburatore a vista la procedura descritta dal manuale prevede di smontarlo.
Una volta estratto il carburatore si può iniziare a staccare tutti il tubo del circuito di raffreddamento. ( Il liquido va drenato prima ).
La guarnizione l’ho incollata con della pasta nera.
Prima di riconnettere i tiranti dell’aria li ho ripuliti un pò con del CRC6-66.
Una volta risistemato il tutto, ho approntato un piccolo serbatoio d’emergenza e testato il funzionamento e le eventuali perdite delle guarnizioni.
MONTAGGIO SERBATOI LATERALI
Nelle ultime due tappe sul Draa, sul lago Iriki e da Assa a Cap Draa abbiamo bisogno di un’autonomia di circa 350 Km. considerando che le tappe sono perlopiù a fondo sabbioso è ipotizzabile un consumo decisamente superiore alla norma.
I 23 litri di serbatoio dell’Africa non bastano. Bisogna escogitare qualcosa per portarsi dietro almeno altri 10 litri di benzina. Grazie all’aiuto di un ragazzo conosciuto sul Forum Africa Twin Italia ottengo due fantastici serbatoi in alluminio. Sono stati fatti per una RD07, la mia vecchia 03 dovrà quindi subire delle modifiche sostanziali per ospitare i due serbatoi laterali.
Costruzione del supporto in acciaio per alloggiare il fazzoletto posteriore del serbatoio
Per dare sostegno alla parte anteriore del serbatoio ho dovuto eliminare le pedane del passeggero e quindi costruire una piastra d’alluminio a cui avvitare un silent-block.
A questo punto ho potuto fissare con un ulteriore piastra d’alluminio 4mm piegata a L il serbatoio nella parte centrale.
Per quanto riguarda il cablaggio del tubo benzina ho avuto qualche difficoltà a reperire un rubinetto adatto. Alla fine ne avevo trovato uno della buzzetti, che tuttavia sono riuscito a vedere solo a catalogo, dato che nessun distributore lo aveva disponibile il casa. Al castorama, nel reparto tagliaerbe ho trovato un rubinetto in plastica della dimensione adatta. La leva è un pò dura, ed essendo volante si fa un pò fatica ad aprirlo al volo, ma essendo per le emergenze va bene anche fermarsi a ragionare mentre si gira la manopola.
Ho protetto il tubo di gomma con della spirale da elettricista del diametro corretto. Nella parte più esposta ne ho messi due strati. Dietro alla piastra d’alluminio che ho creato ho alloggiato anche un filtro benzina in carta della Bosch dal costo di due euro.
Il serbatoio è stato realizzato artigianalmente utilizzando come filettatura per il tappo della benzina una comune misura di tappi dei radiatori delle vecchie Fiat. E’ un tappo che sfiata a 1.4Bar, e quindi va creato uno sfiato esterno a cui attaccare il classico tubetto. Per realizzare ciò, ho smontato la valvola del tappo, forato col trapano e sistemata una valvolina reperibile nei negozi di modellismo. Il tubo che ho utilizzato è sempre di derivazione modellistica: un tubo al silicone che è molto resistente e sopratutto della misura giusta per l’imbocco dello sfiato.
MODIFICA PARAFANGO POSTERIORE
Con il nuovo serbatoio, per dare un tocco di personalità in più alla moto e sopratutto non farla sembrare un oggetto d’arte post atomico, ho dovuto modificare il parafango posteriore.
Il parafango Acerbis Baja è stato tagliato per essere inserito su ciò che rimane del telaio posteriore originale dell’ Africa Twin.
Per mantenere un solido sostegno posteriore, che mi consenta di alloggiare una piastra d’alluminio a cui fissare i bagagli ho deciso di tagliare il telaietto originale lasciando una delle due piastre di fissaggio centrali.
Il risultato a metà lavori è questo: il lato post-atomico della modifica è rimasto invariato.
MODIFICA SELLA. ( L’Africa diventa monoposto )
Accorciando il telaio posteriore bisogna recuperare dello spazio per installare un robusto supporto per i bagagli. Avere dei serbatoio supplementari equivale a muoversi in autonomia. Muoversi in autonomia richiede spazio per tenda, sacco a pelo e materassino.
Per trovare dello spazio ho dovuto accorciare la sella all’altezza delle staffe di attacco laterali.
Per fissare i bagagli, senza fare troppe modifiche, ho sfruttato il robustissimo portapacchi originale dell’RD03. Non ha una linea molto Rallystica, ma è funzionale quanto mi serve.
Il risultato estetico finale non mi dispiace. Sfortunatamente mi sono reso conto di aver tagliato troppo il parafango posteriore, creando dei “brutti” buchi che rovinano un pò la vista d’insieme.
Il Filtro dell’aria è molto comodo da sostituire, in quanto montando il serbatoio laterale ho lasciato scoperta la zona dove viene alloggiato.
Dopo un mese di lavoro, il risultato è questo!!! Pronta per partire !!