Il primo lavoro che ci accingiamo a portare a termine sul nostro MOG è il passaggio Cellula-Cabina, cerco di documentare passo-passo le operazioni eseguite.
Iniziamo i lavori di rimuovendo la pannellatura con cui è ricoperta internamente. Questa nasconde dei fogli di polistirolo e alcuni strati di lana di vetro. La misura della coibentazione è di circa 2 cm, uno strato che sicuramente è troppo ridotto e che quindi andrà aumentato.
Il lavoro è un pò lungo dato che tutta la struttura è tenuta assieme da decine e decine di viti.
Proseguo smontando il mobile in ferro che conteneva l’impianto di riscaldamento Eberspacher. Questa operazione ha richiesto molto lavoro dato che le viti erano poco raggiungibili e sopratutto la parte posteriore era incollata in maniera molto salda.
Smontiamo poi tutta la sedileria, molto semplice come operazione dato che il MOG non ha troppi fronzoli. Questo mi consente di avere lo spazio di lavoro completamente libero ed iniziare quindi a prendere le misure corrette per praticare il foro del passaggio cellula-cabina.
Segno con lo scotch di carta le misure che a finale saranno 56×95 cm.
Poi con il flessibile pratico il foro ed inizio la costruzione del telaio in ferro che avrà una duplice funzione strutturale e di supporto per il tunnel in PVC che proteggerà dalle intemperie l’interno della cellula.
La parte del passaggio lato cabina è un po’ più complesso da realizzare per due motivi: primo va tagliato il montante centrale, secondo il fondo non è piatto ma scatolato e questo comporta qualche problema.
Decido di realizzare un telaio simile a quello fatto per la cellula ma che verrà montato con un profilo a L sigillato con Sikaflex 252 sul lato esterno.
I lavori hanno causato un grosso polverone, Lucia mi segue aspirando il più possibile la sporcizia fatta con la smerigliatrice.
Ecco il telaio lato cabina appoggiato. A finale andrà a filo dei profilati rettangolari originali e saldato in modo da fungere da supporto strutturale.
Il telaio lato cabina verniciato con fondo epossidico e quindi pronto per essere prima incollato e poi saldato.
Dopo diversi mesi di lavoro sulle altri parti di Kamillo possiamo finalmente proseguire quelli sul nostro passaggio.
Sostanzialmente ci mancava solamente il tunnel in PVC e dopo una lunga serie di prove e di misurazioni (sbagliate ) abbiamo optato per una soluzione seplice ma che comporta un po’ di lavoro nel caso si debba sollevare la cabina.
Qui sopra vediamo la giuntura del telo di PVC che abbiamo dovuto fare a causa del fatto che siamo stati un po’ corti prendendo le misure
In pratica abbiamo due telaietti d’alluminio scomponibili che premono il PVC sulla parete della cellula e della cabina. Non credo che il PVC sia sufficiente per fare da guarnizione dato che la superficie della cellula non è molto regolare e dato che abbiamo dovuto lavorare senza poter sollevare la cabina. In caso di perdite useremo un po’ di silicone leggero.
Abbiamo calcolato un movimento latarale della cellula di circa 25 cm, se non dovessero essere sufficienti temo che il telo si strapperà ….
La vista esterna è questa fotografata qui sopra, per ora il risultato sembra bello … vedremo sul campo!
E’ giunto il momento di pensare a come chiudere il passaggio nel caso in cui ce ne fosse bisogno. L’idea iniziale era quella di utilizzare una porta scorrevole, però l’abbiamo abbandonata subito per via dell’eccessivo spazio di cui ha bisogno. Siamo quindi giunti alla conclusione di utilizzare una tapparella avvolgibile, ma faticavo a trovarne una di quelle piccole, tipo quelle che si vedono installate nei mobili. Alla fine ci ci ha aiutato il nostro amico Bebo fornendoci due tapparelline perfette allo scopo Grazie!
Ora però devo pensare a come avvolgerla, nasconderla quando non utilizzata e sopratutto far stare tutto nel minor spazio possibile. Dopo un paio d’ore passate a studiare gli scaffali di un negozio ho deciso di modificare le parti che normalmente compongono le tapparelle di grandi dimensioni: cuscinetti, rulli e blocchi.
Inizio a costruire il perno utilizzando un profilato quadrato d’alluminio e il perno di una grossa tapparella che prendo a martellate per ridurne le dimensioni dell’attacco.
Poi mi occupo di fissare i cuscinetti al supporto in legno okumè che comporrà la cassetta in cui nascondere la tapparella.
La fase di studio non sembra avere mai fine, le complicazioni sono molte e soprattutto vorrei ricavare nel frattempo un nuovo spazio dove riporre oggetti.
Partiamo completando il piano di calpestio davanti alla porta, questo farà da base ad un piccolo vano porta oggetti che di fatto è il prolungamento della scatola che contiene la tapparella.
Poi modifico le guide della tapparella per favorire lo scorrimento durante la fase di ripiegatura …
Primo test di posizionamento. La tapparella è sul fondo e viene tirata su utilizzando due manigliette, per ripiegarla bisognerà accompagnarla a mano. La soluzione non prevede un automatismo per la ripiegatura, ma alla fine non mi sembra un grosso difetto dato che utilizzeremo questa tapparella solo in condizioni in cui avremo dubbi sulla sicurezza o nelle uscite invernali in Europa.
Ed ecco la cassetta finita, il piano deve reggere il peso del passaggio di una persona e non deve ostruire la chiusura della porta del bagno (quando ci sarà).
A tapparella estratta un piccolo snodo nella copertura consente di chiudere in modo esteticamente gradevole il vano.
Concludo la costruzione del mobile dedicato alla serrandina montando il coperchio del vano porta oggetti.
ora serve una bella verniciatura …
In seguito al primo test marocchino ci siamo accorti che il telo che avevamo utilizzato per il passaggio cellula-cabina non era stato studiato molto bene. Il problema principale è stato che piegandosi il telo ha iniziato a lacerarsi.
Dobbiamo pensare ad un metodo migliore, quindi iniziamo a smontare il vecchio
Dobbiamo poi evitare che il telo vada a cozzare con la scatola in cui convergono tutti i tubi di sfiato del camion che – per permettere guadi di oltre 1.50 metri – era piazzata nel bel mezzo del passaggio.
Decido di abbassarla costruendo un nuovo supporto e – sopratutto – di piazzarla fuori dalla portata del telo.
Ecco qui sopra la scatola piazzata nella nuova posizione (come potete notare il camion è ancora bello sporco di sabbia del Marocco).
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